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venerdì 12 marzo 2010

L'uno nelle braccia dell'altra

Questa piccola One – Shot, inizialmente non doveva riguardare Twilight.
All’inizio nessun protagonista aveva un nome.
C’erano solo un ragazzo e una ragazza che condividevano un momento importante nella loro intimità. Quando ho scritto l’ultima parte, ho deciso che i personaggi dovevano avere un nome e un volto.

La stesura di questa storia prevedeva solo la prima parte.
Leggendo i commenti, ho accolto la richiesta di scrivere un’altra parte, dove tutto veniva chiarito.

Ho inserito le immagini degli abiti, del ristorante e della camera d’albergo.
Ho anche inserito la musica che Bella aveva scelto per quel momento.

Vi lascio ad alcune frasi di questo racconto.


Pov Edward


"Era lì davanti a me, la cosa più bella che avessi mai visto in tutta la mia vita si stava spogliando per me. Colto da un improvviso coraggio feci per alzarmi. Bastò un suo gesto a fermarmi. [...]Pian piano sciolsi le stringhe del suo corpetto e ad ogni gesto le lasciavo dei piccoli baci. Ora toccava a me prendermi cura di lei. Quando finii lanciai il corpetto ai piedi del letto provocandole una leggera risata. Nello stesso istante portò le sue braccia al seno come per coprirsi.[...]Quello che stavamo vivendo era così naturale che non c'era bisogno di nascondere il desiderio che ognuno di noi aveva in quel momento. [...] Era la sua prima volta e aveva deciso di condividere questo momento con me. Mi aveva donato tutto. Il suo amore, la sua anima, il suo corpo e ora mi regalava anche la sua virtù. Una piccola lacrima si riversò su una guancia e veloce la accolsi tra le mie labbra.[...]Mi accasciai sul suo corpo e rimanemmo in silenzio fino a quando i nostri cuori non tornarono a battere normalmente."


Pov Bella


"Il nostro è un amore di quelli che si leggono nei romanzi. Un amore travolgente, pieno di passione, unico. Si, unico; perchè era lui ad essere unico. Sempre dolce, sempre presente, attento ai miei bisogni. [...]Avevo organizzato tutto nei minimi particolari. Avevo scelto il ristorante e la camera d'albergo dove avremmo passato la notte.[...]Alzai le mani e raggiunsi tremante i bottoni della sua camicia. Aveva già tolto la giacca e la cravatta, ma non mi lasciai distrarre da nessun altro particolare del suo vestito; gliela sfilai e la gettai a terra. Portai le mie piccole mani al suo petto e dolcemente lo spinsi verso il letto. Lo lasciai lì e mi voltai; lui sbuffò e sul mio volto si dipinse un leggero sorriso.[...]Volevo che quel momento fosse nostro in tutto; volevo provare il massimo piacere insieme a lui e sperai che accontentasse la mia richiesta. Il suo seme riscaldò la mia intimità e si mischiò ai miei umori. Si accasciò sul mio corpo stanco e con il battito del suo cuore accelerato come il mio. Uscì da me lentamente, guardandomi negli occhi e mi accoccolai fra le sue braccia."


Camera
Ristorante
RistoranteCanzone
Bella
Edward

Qui potete trovare la storia completa.


Vi ricordo che la storia è vietata ai minori di 18 anni.

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